La ceramica tecnica comprende in termini generali i materiali e i prodotti ceramici per applicazioni tecniche. Termini come ceramica funzionale, strutturale, ingegneristica, industriale, ad alte prestazioni e o biologica si possono trovare nelle documentazioni e nella pratica. Spesso una classificazione univoca non è possibile a causa di eventuali sovrapposizioni.
A seconda del materiale, come ad esempio l'ossido di alluminio (Al2O3), l'ossido di zirconio (ZrO2), le miscele di ossidi o le ceramiche non ossidiche, come ad esempio il nitruro di silicio (Si3N4), i componenti ceramici svolgono in linea di massima funzioni diverse. A seconda dei requisiti, dispongono di proprietà elettriche, magnetiche, dielettriche, ottiche, meccaniche o resistenti alle alte temperature ed isolanti a livello termico. Di conseguenza, le possibilità d'applicazione della ceramica tecnica sono enormi e ne fanno un materiale interessante per numerosissime applicazioni nei più svariati settori industriali.
Per la produzione di ceramica tecnica sono necessarie diverse fasi di lavoro: la selezione della materia prima in polvere, una preparazione della massa, la modellatura, il trattamento della parte verde, la sinterizzazione, la finitura e la garanzia di qualità finale.
Prima del completamento del componente ceramico, è necessario superare diverse sfide per ottenere un prodotto ottimale.
Il processo di sinterizzazione nei forni industriali o di laboratorio conferisce al componente ceramico le proprietà specifiche del materiale. In questo caso sono necessarie temperature comprese tra 1200°C e 2200°C. Il processo di sinterizzazione avviene spesso anche ad atmosfere definite, come ad esempio il gas inerte o con il supporto della pressione.
Da queste condizioni si ottengono rispettivamente requisiti specifici per il riscaldamento e l'isolamento dei forni. I forni ad alte temperature devono offrire una distribuzione ottimale della temperatura o l'omogeneità all'interno della camera del forno grazie alla giusta scelta del metodo di riscaldamento, del materiale isolante e della struttura del forno. A seconda dell'applicazione, le velocità di riscaldamento e i tempi di mantenimento risultano estremamente variabili. Ad esempio, in un forno dentale a riscaldamento elettrico, a seconda della qualità e delle dimensioni della resistenza in disiliciuro di molibdeno (MolyCom®-Hyper 1800), dell'atmosfera della lavorazione (in aria), dell'isolante (materiale in fibra PCW come UltraBoard 1750-400P) e delle dimensioni della camera del forno, sono possibili velocità di riscaldamento inferiori a 15 minuti a 1550°C.
Quanto più sono personalizzabili i requisiti nei confronti delle ceramiche tecniche, tanto maggiori lo sono quelli previsti per il processo di sinterizzazione e, di conseguenza, per il forno ad alte temperature utilizzato per la produzione. È necessario comprendere e armonizzare tra loro entrambi gli aspetti.
Per comprendere il processo del cliente e le sue esigenze, SCHUPP si basa tra l'altro sulle domande riportate di seguito.
In base a queste informazioni, si deduce la qualità ottimale del prodotto per le resistenze in disiliciuro di molibdeno (MoSi2) e per gli isolanti, come ad esempio piastre, pezzi stampati o guaine in lana di allumina policristallina (PCW).
Essendo uno specialista affermato per le tecnologie ad alte temperature, SCHUPP® Ceramics fornisce soluzioni standardizzate collaudate per il controllo del processo di cottura e realizzazioni su misura per il riscaldamento elettrico o l'isolamento termico di componenti su misura per la realizzazione e il funzionamento dei forni industriali e di laboratorio fino a 1800°C. SCHUPP si avvale della propria esperienza pluriennale nei più svariati settori d'applicazione. Insieme ai clienti, SCHUPP sviluppa e realizza soluzioni tecniche ottimali e allo stesso tempo economiche.