Una breve spiegazione dei termini specialistici importanti sull'argomento della tecnologia delle temperature elevate è disponibile nel glossario.
Per il termine della temperatura dell'applicazione spesso si tratta a livello pratico della temperatura del forno o della temperatura di esercizio. La temperatura dell'applicazione è quella a cui è possibile utilizzare in modo permanente i prodotti, i componenti e i sistemi aziendali tenendo conto degli effetti aziendali. Si tiene condo degli effetti che si verificano a livello pratico, come ad esempio atmosfere, tempi d'arresto e temperatura massima a cui utilizzare il forno. A tutto questo si contrappongono la temperatura di classificazione per quanto riguarda i materiali isolanti e la temperatura per le resistenze.
La temperatura dei componenti rappresenta la temperatura superficiale della resistenza. Un criterio importante della temperatura superficiale è costituito dalle sollecitazioni superficiali.
La temperatura di classificazione si definisce come la temperatura a cui un prodotto presenta un ritiro lineare specifico nei forni di laboratorio con riscaldamento elettrico e alle atmosfere ossidanti dopo l'azione del riscaldamento di 24 ore. A seconda del tipo di prodotto i valori variano dal 2% per le piastre isolanti e i pezzi stampati al 4% per i materassini agugliati (blankets).
La temperatura di classificazione viene specificata a scaglioni da 50°C. A differenza dei prodotti isolanti in fibre amorfe (ASW/RCF), è possibile utilizzare in modo permanente gli articoli in lana policristallina di mullite/allumina (PCW) fino alla temperatura di classificazione specificata. Per ASW/RCF l'applicazione permanente è compresa tra 100°C e 150°C circa alla temperatura di classificazione indicata.